Salute: Studio nazionale fertilità, adolescenti si informano su Internet, 1 su 3 ha avuto rapporti completi, 80% vuole figli prima dei 30 anni

L’89% dei ragazzi tra i 16 e i 17 anni e l’84% delle coetanee cerca su Internet informazioni in ambito sessuale e riproduttivo; solo uno su 4 ne parla in famiglia. Quasi tutti ritengono che la scuola dovrebbe garantire l’informazione su sessualità e riproduzione. È quanto emerge dallo “Studio nazionale fertilità” promosso dal ministero della Salute, concluso a fine 2018 e presentato oggi a Roma. L’indagine prende in considerazione diverse fasce di popolazione e di professionisti sanitari. Per quanto riguarda gli adolescenti, è stato coinvolto un campione di 16mila studenti di 16–17 anni di 482 scuole su tutto il territorio nazionale. Poco utilizzati e conosciuti dai ragazzi i consultori (situazione invariata rispetto a quanto rilevato da un’indagine del 2010). Solo il 3% dei maschi e il 7% delle femmine si sono rivolti a questa struttura. Anche il contatto con i medici specialisti è limitato, in particolare tra i maschi. L’indagine rivela inoltre che circa 1 adolescente su 3  ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi (35% dei maschi e 28% delle femmine) con lievi differenze per area geografica, specialmente tra le ragazze (22% al sud e 32-30% al centro-nord). I metodi contraccettivi più conosciuti sono il preservativo (99%) e la  pillola (96%). Il 10% non usa alcun metodo (10%), mentre rispetto al 2010 aumenta l’utilizzo del preservativo (oltre il 70%) ma anche quello del coito interrotto (circa il 25%) e del calcolo dei giorni fertili (11%).  Solo il 7% degli adolescenti pensa di  non avere figli in futuro, mentre quasi l’80% di loro indica, come età giusta per diventare genitore, prima dei 30 anni.

 

 

 

 

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