La Gmg “ha fatto emergere l’immagine della società panamense come un mosaico composto da una convivenza armonica e rispettosa, dove la diversità è ricchezza e non occasione di conflitti”. È quanto ha affermato Gustavo Kraselnik, rabbino di Panama, durante l’incontro promosso, oggi a Roma, dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dall’Ambasciata di Panama presso la Santa Sede, sul tema “Un ricordo grato e impegnato della Gmg di Panama”. “Il popolo panamense – ha aggiunto – ha mostrato il suo cuore accogliendo in casa tutti i pellegrini. La Giornata ha visto, inoltre, i giovani della nostra comunità partecipare come volontari e come membri del coro interreligioso che ha animato la liturgia domenicale. Sono orgoglioso di quanto è stato fatto”. All’incontro era presente anche padre João Chagas, responsabile della Sezione Giovani del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Nel suo intervento il sacerdote brasiliano ha posto l’accento sulla “grande sintonia tra la Gmg e il Sinodo sui giovani dello scorso ottobre. In quella occasione – ha ricordato padre Chagas – i giovani hanno invocato una Chiesa che fosse una casa e una famiglia. Questo è ciò che è accaduto a Panama. È stato un evento straordinario basti pensare che la quasi totalità dei pellegrini è stata ospitata generosamente dalle famiglie panamensi”. “È stata la prima Gmg internazionale ad avere un tema mariano” ha aggiunto il responsabile che ha rivelato anche come “Panama sia stata la Gmg con il minor numero di iscritti ma con il più alto numero di partecipanti come si può facilmente verificare se lo si mette in relazione con il numero degli abitanti di Panama. Alla messa finale hanno partecipato oltre 700mila pellegrini su una popolazione di 4 milioni di abitanti. Una percentuale altissima che colloca questa Gmg tra quelle con il più alto numero di partecipanti”.