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Incontro abusi in Vaticano: mons. Scicluna, “credo che arriveremo a diffondere” un elenco delle vittime, ma “non basta pubblicare i numeri”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Io credo che arriveremo al punto di farlo”. Così mons. Charles Scicluna, arcivescovo di Malta e membro del Comitato organizzativo dell’incontro su “La protezione dei minori della Chiesa”, ha risposto alle domande dei giornalisti sul numero degli abusi commessi da parte del clero. “Ne ho parlato con il card. Ladaria, non è contrario”, ha reso noto l’arcivescovo, che è segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede: “Io credo che arriveremo a diffondere” un elenco delle vittime, la previsione di Scicluna, che però ha precisato: “Non basta pubblicare i numeri, ci vuole uno studio approfondito per dare un contesto”. A questo proposito, Scicluna ha citato “Come una madre amorevole”, il Motu Proprio emanato nel 2016 da Papa Francesco in cui “il Papa ha già dato un procedura” precisa per arrivare alla denuncia dei casi. In merito a tale questione, ha proseguito Scicluna, “non abbiamo informazioni statistiche: il problema è eseguire la legge, creare una cultura nelle diocesi che dia sostegno”. Il termine usato da Scicluna per descrivere l’obiettivo di una simile sensibilizzazione culturale è “empowerment”, che implica “non solo il dovere, ma anche il poter fare qualcosa”. “Se un pastore non fa bene il suo lavoro, c’è una procedura per denunciare: i vescovi sono i garanti che la voce del popolo arrivi nei loro rispettivi Paesi. Il fatto che siano loro il tramite di questa collaborazione è essenziale”.

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