Haiti: mons. Gontrand (segretario generale vescovi), “soluzione di saggezza, la Chiesa è disponibile a favorire il dialogo”

“Noi vescovi siamo molto preoccupati. Serve una soluzione di saggezza, per trovare una via d’uscita”. Mons. Joseph Gontrand Decoste, vescovo di Jérémie e segretario generale della Conferenza episcopale haitiana, lancia al Sir un allarme sulla situazione di Haiti: a partire dallo scorso 7 febbraio il Paese è bloccato, per le manifestazioni contro il Governo e in particolare contro il presidente della Repubblica Jovenel Moise.
“Non si può continuare così, serve una soluzione rapida”, continua mons. Gontrand. Da qui l’appello alla “saggezza”, rivolto ai leader politici e in particolare al presidente Moise, che fin dall’inizio ha sottovalutato una situazione che rischia ora di travolgerlo. Da parte dei vescovi non manca, come è già accaduto altre volte nella storia di Haiti, la disponibilità a favorire il dialogo e la mediazione: “Come afferma Papa Francesco, come Chiesa dobbiamo sempre essere pronti ad accompagnare ogni processo di pace e dialogo che abbia come fine il bene comune e il miglioramento delle condizioni di vita del popolo haitiano”.
Ma il segretario generale dell’episcopato non rinuncia a fare una dura e disincantata analisi sulla situazione politica e sociale dell’isola caraibica: “Quello che sta accadendo parte da una seria protesta e da un profonda crisi di sfiducia nei confronti di leader incompetenti, di fronte a politici che hanno saccheggiato le risorse destinate al popolo, che vivono nel lusso mentre il popolo di dibatte nella miseria, privo di tutto: cibo, acqua potabile, servizi essenziali, sanità, scuola, strade… È un sistema impunito durato troppo a lungo, gli squilibri si trascinano addirittura da secoli. Certo, però, la protesta sta degenerando in violenza. Ripeto, bisogna fare in fretta”.

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