Ecumenismo: don Savina (Cei), “l’Europa è chiamata a riscoprire le civiltà religiose che hanno formato la sua identità”

“L’Europa è urgentemente, necessariamente e inevitabilmente chiamata, in questo contesto contemporaneo di post-modernità, a riscoprire e riconoscere, nelle sue radici, le civiltà religiose che in passato hanno abitato e formato la sua identità”. Lo ha detto don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, intervenuto alla conferenza “Ebraismo Cristianesimo e Islam: processi educativi a confronto”, che si è svolta oggi a Roma. Un riconoscimento che, secondo il direttore dell’Ufficio della Cei, deve avvenire “come veri e propri modelli storico-culturali da attivare nei contesti di apprendimento primario e secondario, senza i quali vi è un vero e proprio collasso identitario”. La via indicata da don Savina è quella di “abitare le relazioni con l’ascolto, il dialogo dialogico, l’accoglienza dell’alterità come condizione essenziale per riconoscere la propria identità”, ciò vuol dire “dare credito a una voce altra”. “Una dimensione diversa da quella razionale e anche da quella sociale, delle convenzioni e usanze del proprio gruppo di riferimento. Questo piano, quello dell’alterità, per tante ragioni è stato disimparato a frequentare”.

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