Accoglienza: Caritas, Centro Astalli e Migrantes, “il piccolo passo fa il grande cammino della storia!”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Le cause delle migrazioni forzate – guerre, sfruttamento, ingiustizia sociale, violenza, tirannide, disoccupazione, terrorismo, inquinamento ambientale… – ci riguardano, come abitanti del pianeta e come cittadini di Paesi che spesso hanno responsabilità nel determinare o aggravare tali cause”. Lo affermano Caritas italiana, Centro Astalli e Fondazione Migrantes nel Documento conclusivo del meeting “Comunità accoglienti: Liberi dalla paura”, promosso, dal 15 al 17 febbraio a Sacrofano (Rm). Un’occasione, spiegano gli organizzatori, “per dare voce a quell’Italia che, come ha detto Papa Francesco, ‘nella fedeltà alle proprie tradizioni, mantiene vivo quello spirito di fraterna solidarietà che l’ha lungamente contraddistinta’”. “Non va nemmeno dimenticato che generazioni di italiani hanno vissuto sulla loro pelle la difficile esperienza dell’emigrazione – spiega il Documento –, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d’origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella nuova società. Molti hanno anche conosciuto la guerra, la fame, la persecuzione”. L’ingiustizia e il conflitto, precisano le organizzazioni, sono “fattori determinanti nelle migrazioni di ieri e di oggi e l’accoglienza, se vissuta con lungimiranza e consapevolezza, ci offre l’opportunità per intraprendere la via della riconciliazione e della costruzione paziente della pace”. “Noi che ci siamo lasciati liberare dalla paura, che abbiamo sperimentato la gioia, vogliamo ‘annunciare questo sui tetti, apertamente, per aiutare altri a fare lo stesso’”, concludono Caritas, Centro Astalli e Migrantes richiamando le parole di Papa Francesco pronunciate alla fine della messa celebrata giovedì scorso a Sacrofano: ‘Il piccolo passo fa il grande cammino della storia! Avanti! Non abbiate paura, abbiate coraggio!’”.

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