Documento Abu Dhabi: Imam Kbibech (Francia), “getta le basi per una fraternità tra credenti e l’intera famiglia umana”

“Un testo storico perché getta le basi per una fraternità tra i credenti e nell’intera famiglia umana”. Così Anouar Kbibech, vice presidente del Consiglio francese del culto musulmano, al Sir sul Documento di Abu Dhabi. Soffermandosi sul testo firmato da Papa Francesco per la Chiesa cattolica e dal Grande Imam di al-Azhar per la parte musulmana, Kbibech spiega che “richiama un numero importante di concetti e valori che ritroviamo radicati nelle religioni, e in questo caso specifico nel cristianesimo e nell’Islam”. Si tratta del “rispetto dell’altro, del riconoscimento della libertà di coscienza e della libertà di religione, dell’uguaglianza tra tutti gli uomini e dell’uguaglianza tra gli uomini e le donne, del rifiuto di ogni forma di violenza e della condanna forte al terrorismo”. Indicando “tre cerchi di fraternità che vanno estendendosi”, cioè “la fraternità tra credenti della stessa religione, la fraternità tra credenti delle religioni monoteiste e infine la fraternità tra tutti gli esseri umani”, l’esponente del Consiglio francese del culto musulmano segnala che “questo Documento permette a cristiani e musulmani di uscire dal primo cerchio della fraternità tra credenti della stessa religione per aprirsi alla fraternità con altri credenti, cristiani, musulmani, ebrei”. “In questo senso, la visita del Papa nella penisola araba e la firma di questo Documento sono segni molto forti: indicano che Papa Francesco si è presentato in questa terra e al mondo musulmano come fratello”.

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