Papa negli Emirati Arabi Uniti: Gisotti, viaggio “storico” per “rafforzare il dialogo e la comunità cristiana”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Due giornate, una relativa al dialogo interreligioso – in particolare con il mondo musulmano – e una dedicata alla comunità cattolica locale, circa 900mila persone, pari a circa il 10% della popolazione totale. Questo, in sintesi, il 27° viaggio internazionale di Papa Francesco, il primo Papa che, dal 3 al 5 febbraio, visiterà la Penisola arabica. Ad illustrarne nel dettaglio le tappe di quello che è già di per sé “un viaggio storico” è stato il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, nel briefing odierno in Sala stampa vaticana. Citando il discorso del Papa al Corpo diplomatico di inizio d’anno, Gisotti ha fatto notare che questi due aspetti “sono strettamente legati” e le due giornate “strettamente complementari”: “Tante volte ci sono state inimicizie e incomprensioni tra cristiani e musulmani”, e il viaggio negli Emirati Arabi Uniti, così come quello tra due mesi in Marocco, nell’ottavo centenario dell’incontro di san Francesco con il Sultano, può essere “un’importante opportunità per promuovere e rafforzare il dialogo interreligioso e per promuovere e rafforzare una comunità, come quella cattolica, estremamente dinamica e formata soprattutto di immigrati, in particolare asiatici, filippini ma non solo, che si trovano negli Emirati Arabi per motivi di lavoro”. “La fede in Dio unisce e non divide, anche se noi siamo differenti”, ha detto Gisotti citando il videomessaggio del Papa in occasione del viaggio, “modello di convivenza, di tolleranza, di libertà di culto, di convivenza pacifica”.

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