Infanzia: Unicef e Conferenza presidenti Regioni, un accordo per promuovere diritti e cultura che guardi al bambino come risorsa civica

“Promuovere i diritti dell’infanzia e favorire una cultura che guardi al bambino come risorsa civica”: con questi obiettivi oggi il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo, e la coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Provincie autonome, Rosa d’Amelio, hanno siglato un protocollo d’intesa della durata di due anni “per contribuire alla promozione e all’attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in una prospettiva globale e per favorire una cultura dell’infanzia che guardi al bambino come risorsa civica”.
“Questo protocollo d’intesa viene lanciato proprio quest’anno, in cui ricorre il 30° anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Molti gli ambiti che sono stati inclusi: dalla non discriminazione alle politiche di sostegno alle neo-mamme, dal contrasto al cyberbullismo alla piena accessibilità dei luoghi per i diversamente abili, fino alla tutela dei minorenni stranieri non accompagnati”, hanno dichiarato Samengo e d’Amelio.
L’Unicef e la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Provincie autonome si impegnano in particolare a “promuovere azioni a tutela e nel rispetto dei diritti e della dignità delle bambine, dei bambini e degli adolescenti, senza distinzione di razza, etnia e diversità culturale e contrastando ogni forma di discriminazione; promuovere legislazioni, politiche e azioni in campo sociale e sanitario, con percorsi di sostegno alle neo-mamme, in particolare, nei primi mille giorni di vita del bambino; promuovere legislazioni, politiche e azioni in campo sociale e sanitario per contrastare la pratica del cyberbullismo e altre azioni vessatorie e discriminatorie”. Il protocollo mira poi a “promuovere piena accessibilità ai minorenni diversamente abili ai luoghi pubblici, aree urbane e presidi culturali” e a “promuovere e sostenere politiche e progetti a favore dei minorenni stranieri non accompagnati”. E, ancora, tra gli obiettivi, “stimolare azioni di investimento sugli adolescenti e sui giovani che garantiscano pieno accesso alla vita sociale e produttiva del Paese, con percorsi di educazione e piani operativi di contrasto alla dispersione scolastica; incentivare politiche mirate alla riduzione dei consumi, alla sostenibilità dei processi di produzione e a un uso più consapevole delle risorse naturali; favorire la parità dei sessi e l’emancipazione di bambine ed adolescenti”. Infine, l’intesa prevede di “sostenere l’azione dell’Unicef Italia attraverso politiche di realizzazione e valorizzazione di spazi e luoghi, come i presidi territoriali dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare attenzione alle categorie di minorenni maggiormente svantaggiate”.

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