Giustizia riparativa: Corvo (Univ. Tor Vergata), misurando l’impatto sociale “si dimostra il benessere generato”

Nella seconda parte del convegno organizzato a Roma del Cnca si è parlato di impatto sociale degli interventi territoriali. Lo stesso coordinamento ha individuato un modello di valutazione di quanto le organizzazioni generano in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma. “Viviamo in uno scenario di lacerazione diffusa mentre lo scenario normativo è di cambiamento con la riforma del terzo settore. Dentro questo doppio contesto, il welfare e la giustizia riparativa sono in trasformazione. Il mondo del sociale vuole agire da protagonista. Dobbiamo superare lo stigma e il pregiudizio sul carcere a cui contrapporre l’impatto sociale”, ha detto Marta Bonafoni, consigliere della regione Lazio, durante la tavola rotonda inserita nel Convegno. “Qual è la sfida culturale? – interviene il professor Luigi Corvo, docente dell’Università di Tor Vergata -. La sfida sta nel dare una spiegazione congrua a tutto ciò che non rientra nella connotazione contabile di una organizzazione. La sfida è come possono oggi le organizzazioni essere sostenibili e svilupparsi in un mercato in cui vali solo se hai dei valori economici. Come fanno a sopravvivere in un contesto in cui il soggetto pagatore (lo Stato, ndr) diminuisce la sua presenza? Attraverso l’impatto sociale stiamo dimostrando che grazie a queste organizzazioni c’è un riconoscimento del maggior benessere generato. In tutti i processi di valutazione sappiamo che non riusciamo a inserire tutto, a ci interessa far capire il valore delle organizzazioni”.

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