Unione europea: Mattarella, “ragazzi Erasmus rappresentano la speranza di un’Europa senza confini né mentali né materiali”

Tbilisi, 17 luglio 2018 - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’intervento all’Università Statale di Tbilisi (Foto: Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

È necessario “perseguire ogni giorno, nonostante le difficoltà, il grande disegno che ha reso l’Unione un successo unico nella storia, polo di attrazione imperniato sui principi della democrazia liberale; spazio di pace e prosperità. Un successo che si misura anche al di fuori dei suoi confini, ove l’Europa mantiene il fascino di un progetto unico per slancio ideale e per concretezza, per chi voglia un sistema internazionale basato su regole condivise, che conducano alla convivenza, all’impegno comune e non alla contrapposizione”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’Università Statale di Tbilisi. Quello europeo, ha aggiunto, dev’essere “un sistema che porti a maggiore stabilità, a integrazioni a cerchi concentrici, differenziate e aperte, sintesi, e non mortificazione, delle tante identità che rappresentano la ricchezza del nostro continente”. Il Capo dello Stato ha proseguito rilevando che “i giovani e la cultura rivestono, in questo contesto, un ruolo cruciale. Sono i ragazzi dell’Erasmus a rappresentare la speranza di un’Europa ‘2.0’, senza confini né mentali né materiali”. Per Mattarella, “è attraverso la cultura che è possibile apprezzare le rispettive specificità e comprendere quelle altrui. Soltanto la conoscenza e il rispetto della storia – ha ammonito – consentono di non ripercorrere strade che portano a semplificazioni pericolose”. Nel suo intervento, il presidente della Repubblica ha parlato anche di cultura e ambiente, sottolineando come “la tutela dell’ambiente e delle sue risorse è, prima di tutto, un dovere nei confronti delle future generazioni. Ma rappresenta anche un efficace vettore di sviluppo, un investimento strategico, specialmente per Paesi come Georgia e Italia, che fanno delle bellezze naturali e paesaggistiche, oltre che di quelle artistiche, un fattore primario di attrazione turistica e di crescita economica”.

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