Welfare: don De Blasio (Caritas Benevento), partire dalle fragilità per rilanciare lo sviluppo

Un “modello olistico, che guarda all’uomo, al di là del colore della pelle”, che “parte dalle fragilità per rilanciare lo sviluppo”. Don Nicola De Blasio, direttore della Caritas di Benevento, definisce così l’esperienza di 14 Comuni del Sud Italia che hanno fatto rete in tema di welfare, così come raccontato nel volume “L’Italia che non ti aspetti. Manifesto per una rete dei piccoli Comuni del welcome”, firmato insieme a Gabriella Debora Giorgione, giornalista, e ad Angelo Moretti, direttore del Consorzio “Sale della Terra” Onlus. Si tratta di “un manifesto politico, non solo di una raccolta di buone prassi: c’è la presentazione di un approccio diverso al tema del welfare, di proposte molto interessanti”, ha sottolineato Luca Pacini, responsabile dell’Area Welfare di Anci e direttore Fondazione Cittalia, intervenendo alla presentazione del libro. “Non è un welfare risarcitorio, ma di una prospettiva generativa, dove ad esempio lo Sprar diventa un’opportunità di sviluppo per il territorio”. “Non dobbiamo negare i problemi, ma chiediamo alla politica di essere seria e di fare: servono persone per bene, che collaborino”, ha aggiunto Domenico Masone, sindaco di Pietrelcina, uno dei 14 Comuni coinvolti nel progetto. “Gli immigrati sono integrati e contaminati da tanta generosità: stiamo crescendo insieme”, ha testimoniato Masone per il quale oggi, in tempo in cui “ci vergogniamo di sognare”, è fondamentale “avere il coraggio della normalità, l’umiltà di apprendere dagli altri e ringraziarli, condividere con altri quello che abbiamo sperimentato”.

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