Vino: l’Italia degli spumanti sul podio dei mercati mondiali. Ma la Francia è sempre in testa

L’Italia dello spumante continua ad essere sul podio mondiale dei mercati, ma deve comunque accontentarsi del secondo posto dietro alla Francia. Continua così la solita “lotta” fra i due Paesi in fatto di vini e spumanti. E non si tratta solamente di una contesa di campanile, ma di una gara dai forti significati economici e quindi occupazionali, visto che le esportazioni di bollicine nostrane valgono miliardi di euro.
A stabilire chi vince e chi no nella competizione spumanti era mondiale, ci ha pensato il Champagne & Sparkling Wine World Championships 2018, una sorta di mondiale degli spumanti che ogni anno produce una serie di classifiche delle diverse etichette in commercio. Stando ai risultati di quest’anno – commentati in Italia dalla agenzia specializzata Winenews.it –, i produttori francesi hanno messo insieme 83 medaglie (47 ori e 36 argenti), mentre quelli italiani si sono fermati a 71 totali, di cui 34 ori.
Nell’elenco scorrono poi i migliori nomi vitivinicoli nazionali. Con il Trentodoc assoluto protagonista, con 22 massimi riconoscimenti, seguito dal Franciacorta con 8, dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg con 3, e dal Prosecco Doc con 1. Ma – viene fatto notare –, la spumantistica di eccellenza, ormai, è patrimonio mondiale, come indicano anche i 10 ori dell’Australia, i 9 dell’Inghilterra ed i 5 degli Usa. È la dimostrazione del livello di concorrenza presente sul mercato che, stando a quanto indicato nel corso dell’ultimo Vinitaly,
ha fatto registrare un balzo in avanti delle vendite di etichette italiane del 26%. Mentre Coldiretti ha fatto notare che il 2017 si è chiuso con esportazioni vinicole per circa 6 miliardi di euro (+6%) dei quali 1,36 miliardi attraverso gli spumanti (+14% rispetto al 2016).

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