Ue: task force “sussidiarietà e proporzionalità”. “Parlamenti ed enti locali coinvolti nelle decisioni”

(Bruxelles) La task force sulla sussidiarietà ha concluso “che sono necessarie nuove modalità operative nell’ambito della sussidiarietà e della proporzionalità per consentire alle autorità locali e regionali e ai parlamenti nazionali di dare un contributo più efficace alla definizione delle politiche dell’Unione e all’elaborazione della nuova normativa”. La relazione finale spiega: “La nuova impostazione proposta prevede la valutazione più coerente della sussidiarietà e della proporzionalità da parte di tutti i livelli di governo, sulla base di una ‘griglia-tipo’, simile a un elenco di controllo per sussidiarietà e proporzionalità”. La task force raccomanda inoltre di applicare in modo flessibile il termine di 8 settimane che i parlamenti nazionali hanno per presentare i loro pareri su progetti di atti legislativi dell’Ue, e propone di prendere in considerazione la possibilità di aumentarlo a 12 settimane. Infine, la task force “raccomanda che le tre istituzioni dell’Ue”, Parlamento, Consiglio e Commissione, “concordino un programma pluriennale mirato, che promuova il riequilibrio dell’attività dell’Ue in alcuni settori a favore dell’attuazione più efficace della normativa vigente piuttosto che della preparazione di nuovi atti legislativi”. Questo approccio si fonda sull’introduzione, da parte della Commissione Juncker, di programmi di lavoro della Commissione “molto più mirati e di dichiarazioni annuali comuni delle tre istituzioni sui fascicoli prioritari da adottare entro l’anno”.
La task force si dice “convinta che la nuova impostazione debba essere applicata all’insieme della normativa vigente dell’Unione europea e a tutte le nuove iniziative politiche”. Le parti interessate hanno rivolto alla task force una serie di suggerimenti sugli ambiti della legislazione e delle politiche dell’Ue in cui potrebbe essere avviata la revisione dei criteri di sussidiarietà e proporzionalità. “La Commissione – ha concluso Juncker – terrà conto di questi suggerimenti nel suo lavoro futuro”.

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