Educazione: card. Bassetti, “giovani bloccati da adulti che non li sostengono nei loro sogni e non li aiutano a crescere”

“Educare è ‘mettere in piedi’, fare in modo che ogni giovane possa camminare con le proprie gambe. Non possiamo nasconderci che oggi molti giovani sono stesi a terra, desiderosi naturalmente di una vita piena e autonoma, ma come legati e bloccati da un mondo adulto che non li sostiene nei loro sogni e non li aiuta nella crescita”. Lo ha detto oggi l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa che ha celebrato in occasione del consiglio nazionale dell’Agesci, riunito a Bracciano. “Per affrontare la vita, infatti – ha aggiunto il porporato –, c’è bisogno di adulti che infondano fiducia, che sappiano stimolare quanto di buono c’è in ogni ragazzo, che accolgano le loro fragilità facendo in modo che non ne siano travolti”. Quando ciò accade “la vita fiorisce e i giovani diventano protagonisti della loro esistenza, nella società e nella Chiesa”. “Diventano capaci di scelte generose e mature di servizio, di cittadinanza e di fede”. Poi, dal cardinale una condanna all’idolatria, che presenta un “carattere illusorio”. “In questa società che idolatra il profitto, il suicidio e il piacere, cose tutte che abbattono la dignità e le speranze di molti giovani – ha sottolineato –, è importante, anzi essenziale proclamare la signoria di Dio”. Infine, un mandato per gli scout: “Praticando i due ‘grandi libri’ della creazione e della Bibbia, ogni scout annunci con la parola e con la vita che è il Signore ‘a dare la terra ai figli dell’uomo’, e che i cieli, nostro destino, appartengono a Lui”. Quindi, l’auspicio che “in una Chiesa ‘in uscita’, tesa a servire l’uomo con la carità e con la verità, l’associazione sappia sempre riconoscere e indicare ciò che è vero e ciò che è buono al di là delle illusioni e degli inganni del mondo”.

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