Cei: in corso a Collevalenza “La gioia dell’incontro”, tre giornate all’insegna del dialogo islamo-cristiano  

(dall’inviata Sir) “La gioia dell’incontro”. Questo il leit motive delle Giornate all’insegna del dialogo islamo-cristiano” che si stanno vivendo al Santuario dell’Amore Misericordioso, Collevalenza (Perugia). A promuoverle è il “gruppo di interesse sull’islam”, che fa capo all’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei. Sono presenti una cinquantina di partecipanti tra imam, rappresentanti di comunità e associazioni islamiche, esperti di dialogo, animatori di centri culturali. Molti i giovani partecipanti. L’iniziativa è frutto di un percorso di amicizia e dialogo nato lo scorso anno quando un nutrito gruppo di musulmani, rappresentanti delle maggiori sigle associative islamiche presenti nel nostro Paese, si sono dati per la prima volta appuntamento a Roma, su invito della Cei. La tre-giorni di studio e di confronto in corso a Collevalenza – spiega don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio Cei – nasce con l’obiettivo “generale” di “consolidare le relazioni di amicizia e dialogo tra musulmani e cristiani, che consideriamo urgenti e di grande arricchimento reciproco”. Un obiettivo più specifico è poi quello di “confrontarci tra noi, prendendo spunto da una data significativa che ci sta di fronte: il 2019, in cui ricorderemo gli 800 anni dall’incontro di San Francesco d’Assisi con il Sultano al-Malik al Kāmil, a Damietta. Ci sembra che un fatto di questa importanza non possa essere lasciato in disparte, men che meno al giorno d’oggi. Siamo convinti che questo nostro lavoro comune possa aiutare le comunità musulmane e cristiane in Italia a conoscersi meglio, a collaborare più concretamente, a crescere in un clima di vicinanza fraterna”. Le giornate sono caratterizzate da diversi momenti: condivisione di alcuni spunti di spiritualità islamica e cristiana, ascolto di alcune testimonianze significative di dialogo, confronto a piccoli gruppi su quel che si può fare insieme in vista del 2019 come musulmani e cristiani in Italia. Molto forte questa mattina, la testimonianza di Valeria Collina, mamma di Youssef Zaghba, il ragazzo italiano affiliato allo Stato islamico, morto lo scorso anno sul London Bridge nell’attentato del 3 giugno. Valeria ha raccontato il giorno dell’attentato, l’arrivo della Digos a casa, l’annuncio della morte del figlio, l’oscurità e l’impegno oggi a diffondere le “sfide” delle seconda generazione.

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