Avvenire: la prima pagina di domani 1 maggio. Vittoria della Lega in Friuli, festa del Primo Maggio, alta tensione tra Israele e Iran

“Avvenire” apre la sua prima pagina con la politica, dopo la vittoria della Lega in Friuli e la richiesta del leader di M5s Di Maio di tornare subito alle urne. Il commento è del direttore Marco Tarquinio: “Vedremo se Salvini consegnerà al presidente Mattarella lo stesso certificato di morte prematura della XVIII legislatura abbozzato da Di Maio. Se lo farà, sarà impossibile evitare scioglimento e voto. Ma bisogna pur dire che si può correre alle urne solo in preda a un’illusione ottica. Senza un’altra e ben diversa legge elettorale, i passi gli uni verso gli altri che non si sono fatti oggi si dovranno fare domani. Per questa via l’Italia avrà solo perso tempo prezioso, mentre anche a Roma urgono decisioni e da Roma ci si aspetta, non solo in Europa, una voce salda e chiara”. La fotocronaca va alla festa del Primo Maggio. L’editoriale, collegato, è per la firma dell’economista Luigino Bruni: “Oggi è la festa dei lavoratori, di tutti i lavoratori. È anche la festa del lavoro. Ma non è la festa di tutto il lavoro, perché non tutto il lavoro né tutti i lavori meritano di essere festeggiati. Il lavoro senza aggettivi qualificativi non parla abbastanza per dirci se merita o no la nostra festa”. Al taglio un titolo per la crisi mediorientale, con l’alta tensione tra Israele e Iran, per le accuse del premier Netanyahu a Teheran di violare l’intesa sul nucleare. Tra i “temi di Avvenire”, un commento sulla vicenda del piccolo Alfie di Angela Calvini e una riflessione di Marco Olivetti sulle riforme che servono al nostro sistema politico.

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