Agricoltura: allarme al Sud, mancano 5 miliardi di litri d’acqua

“Ad oggi, per completare la stagione irrigua nel Sud Italia, mancano 5 miliardi di litri d’acqua”. A rendere nota la situazione è stata l’Anbi (Associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue). Si tratta di un allarme grave, visto che proprio nel Mezzogiorno si concentra nelle prossime settimane una parte importante della produzione agroalimentare estiva. “La situazione attuale – ha spiegato Francesco Vincenzi, presidente di Anbi – è opposta a quella registrata 12 mesi fa, quando ad essere in forte crisi erano le regioni settentrionali, quest’anno invece beneficiate dalle piogge e dalle nevicate invernali”.
Per Anbi, quindi, questa nuova crisi avvalora “la necessità di avviare il Piano nazionale degli invasi, opere tornate ad essere inserite, dopo 30 anni, nella Legge di stabilità, a testimonianza del valore strategico riconosciuto alle infrastrutture idriche”.
Alla base dei nuovi problemi c’è anche il cambiamento climatico. “Solo pochi anni fa – spiega infatti Anbi – irrigare gli uliveti sarebbe sembrata un’inutile pratica agronomica, oggi è una necessità”. Per questo stanno emergendo anche nuove tecniche di coltivazione come la cosiddetta subirrigazione, che permette di ottimizzare e razionale gli apporti idrici alle piante. La corretta disponibilità di acqua è comunque anche un vincolo occupazionale. Sempre Anbi pone l’esempio della Calabria, regione nella quale si potrebbero “creare 40.000 nuovi posti di lavoro, se solo venissero finanziate le opere infrastrutturali dai bacini per irrigare ulteriori 50.000 ettari, già attrezzati”.

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