Migranti: Naso e Negro (Fcei), “la solidarietà non è un reato”. Al via partenariato con Open arms, Sea-Watch, Pilotes volontaires e Riace

“Siamo qui per ribadire che l’accoglienza e il sostegno ai migranti non sono un reato. Perché sono inscritte nel senso profondo della Costituzione e della fede cristiana”: lo ha detto oggi Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean hope, il programma rifugiati e migranti della Fcei (Federazione delle Chiese evangeliche in Italia), presentando a Roma le nuove iniziative “in mare, terra e cielo” per sostenere i salvataggi di vite umane in mare e i progetti di accoglienza in Calabria, tra cui a Riace. Un finanziamento iniziale di 200.000 euro, con fondi di donatori italiani e stranieri, che sosterrà le missioni Search & rescue delle Ong Proactiva Open arms e Sea-watch (uniche rimaste nel Mediterraneo) e due piccole Ong francesi di piloti volontari (Pilotes volontaires) per le attività di avvistamento aereo e monitoraggio marittimo. “Vogliamo assumere toni radicali perché siamo poco inclini ad accettare la narrativa corrente – ha precisato Naso – ed incoraggiare anche i nostri operatori e volontari ad imbarcarsi, in nome della radicalità evangelica. Questo avverrà in terra, in mare e anche in cielo, perché abbiamo bisogno di occhi dall’alto. Oltre al sostegno finanziario interverremo anche nella comunicazione pubblica”. In Calabria saranno sostenuti percorsi di accoglienza e integrazione a Gioiosa Ionica, Reggio Calabria e Riace. “Siamo qui per rivendicare il dovere civile civile della solidarietà”, ha aggiunto Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche: “Per questo lasceremo affisso davanti a tutte le nostre chiese il Manifesto per l’accoglienza e rilanceremo il partenariato con le associazioni che operano in mare, in cielo e in terra”.

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