Genova: card. Bagnasco, “nuovo ponte sul Polcevera si faccia in tempi rapidissimi e sia sicuro”

“Abbiamo tutti auspicato, sin dal primo momento, che si faccia al più presto possibile, in tempi rapidissimi. E speriamo che così avvenga, come si sente dire, e naturalmente che sia sicuro”. In occasione del tradizionale messaggio di auguri alla città ed alla diocesi di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha parlato della ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera. “Il nome prestigioso di Renzo Piano, che è genovese, credo sia una cosa che debba fare piacere a Genova stessa” ha dichiarato affermando inoltre che “una caratteristica che avevo all’inizio raccomandato, ricordato, o meglio auspicato, era che il ponte fosse il più possibile siglato come Genova, perché tutte le possibilità, le eccellenze e le capacità ci sono e mi pare che tutto questo sia stia accadendo”. Ricordando ancora la necessità di “mantenere la coesione a tutti i livelli”, ha sottolineato che “questa grande opera è assolutamente indispensabile non solo per Genova, come ho sempre ricordato, ma per il paese intero”. “Mi pare – ha proseguito – che a livello di coscienza collettiva di tutto il paese si è capito che la nostra città è un punto strategico per l’Italia per la sua posizione geografica” dal momento che “è la porta verso il Nord”. “Tutto quello che si sta facendo per Genova – quindi – non è una concessione liberale e benevola, ma si tratta del bene comune e totale del paese”. Infine, l’arcivescovo ha auspicato che la ricostruzione del ponte “abbia delle ricadute positive sul lavoro”, un problema “che ancora è estremamente grande perché il problema del lavoro esiste ancora soprattutto per i giovani ma non solo”, perché “lo sviluppo, il lavoro sono la soluzione di tanti altri problemi”.

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