Era chiusa al pubblico dallo scorso 30 agosto, quando, attorno alle 14.40 un grosso boato ha accompagnato il crollo di tre quarti del tetto. Da domani e fino al 6 gennaio la chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami riaprirà eccezionalmente al pubblico. Domani, alle 12.30, il cardinale vicario Angelo De Donatis sarà nella chiesa che sorge a ridosso dei Fori Imperiali e porgerà gli auguri di Natale a coloro che, a vario titolo, hanno collaborato per rendere possibile la riapertura della chiesa e porterà loro il ringraziamento di tutta la diocesi di Roma. Il vescovo Daniele Libanori, ausiliare per la diocesi di Roma e rettore della chiesa, ricorda in particolare “l’impegno degli uffici pubblici, dei vigili del fuoco, dei vigili urbani, delle Soprintendenze, delle forze dell’ordine, dei tecnici e del personale del Vicariato e delle imprese coinvolte”. Fino all’Epifania sarà possibile per i fedeli pregare di fronte al presepe ligneo, realizzato nei primi anni del XVII secolo da Giovan Battista Montano, e collocato originariamente nel lacunare centrale del soffitto crollato. “È stato ripulito e ricomposto – spiega mons. Libanori –. Ci conforta il fatto che sia stata recuperata la quasi totalità delle sculture lignee che ornavano il bellissimo soffitto e la metà delle cornici che separavano i lacunari”. Quella che inizia domani, sarà una riapertura temporanea della chiesa. “San Giuseppe dei Falegnami non verrà ancora riaperta al culto – aggiunge il vescovo –, ma quello che ci preme è di riproporre alla città un monumento che sembrava perduto e che invece, grazie a una bella sinergia di lavoro, è agli inizi di una nuova vita. Ci auguriamo che questa esperienza, con tutti gli studi che ha generato, possa essere d’aiuto per molte situazioni analoghe relative ad altri monumenti, religiosi e non, sia a Roma che in Italia”. Sempre domani riaprirà al pubblico anche il Carcer Tullianum (Carcere Mamertino), che si trova al di sotto della cinquecentesca chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami e la cui gestione è affidata all’Opera romana pellegrinaggi.