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“I rapporti con l’Africa sono prioritari nella nostra politica estera” e in questi anni “il dialogo tra i nostri Paesi è aumentato di intensità e di spessore”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della Conferenza ministeriale Italia-Africa. Il Capo dello Stato ha sottolineato come verso l’Africa si sia registrato “un incremento tangibile del nostro impegno economico-finanziario, con un approccio che ha portato le iniziative della Cooperazione italiana al quarto posto fra i contributori in ambito G7”. “Ad esse, si aggiungono le numerose e rilevanti esperienze di cooperazione delegata all’Italia dall’Unione europea”, ha aggiunto, rilevando che “lo slancio del nostro Paese verso l’Africa ha condotto a un’accresciuta attenzione delle nostre imprese, che ci consente di essere annoverati tra i principali investitori nel Continente e tra quei Paesi che, negli ultimi anni, hanno più incrementato i flussi di capitale verso gli Stati africani”.
Ricordando “un dialogo antico, fra popoli e culture delle due sponde del Mediterraneo, e ben oltre”, Mattarella non ha mancato di evidenziare alcune “incognite”. In particolare, ha fatto riferimento ad “un processo di globalizzazione imperfetto, con benefici non inclusivi; una crescita economica spesso disgiunta dalla sostenibilità ambientale; trasformazioni epocali indotte dall’avanzamento tecnologico; un andamento delle relazioni internazionali caratterizzato da rischi di indebolimento del quadro di regole costruito in sede multilaterale”. “Infine – non va trascurato – l’aumento di fattori di rischio per le nostre società, come l’estremismo violento, la criminalità organizzata transnazionale, i traffici illeciti, anche di esseri umani”.