Papa Francesco: a comunità cattolica Shalom, “uscire per raccontare che Dio ti aspetta anche nei peggiori momenti della vita”

Vaticano, 4 settembre 2017: Papa Francesco riceve in Udienza i Membri della Comunità Cattolica Shalom (L'Osservatore Romano (www.photo.va) / SIR)

“Uscire per raccontare che Dio è buono, che ti sta aspettando anche nei peggiori momenti della vita”. È il compito affidato dal Papa ai membri della Comunità Cattolica Shalom, ricevuti oggi in udienza in Aula Paolo VI, dove Francesco è arrivato poco prima delle 12.30 ed è stato accolto da una folla festante, con i giovani che indossavano una maglietta bianca e agitavano piccoli striscioni con la scritta “Shalom” in bianco su campo oro. “Non stare chiusi in se stessi, nei propri interessi, come piccoli privilegiati, ma andare incontro a Gesù”, l’invito del Papa ai giovani della comunità, nata a Fortaleza, in Brasile, con una pizzeria per l’evangelizzazione e ora presente in 19 Paesi del mondo, per un totale di circa 3.800 membri. Francesco – rispondendo a braccio in spagnolo per circa 20 minuti alle domande dei presenti – ha citato ancora una volta la sua parabola evangelica preferita, quella del padre misericordioso, raccontata da Luca nel suo Vangelo: al versetto 15, c’è l’immagine del padre che vede suo figlio arrivare dall’alto. “Tutti i giorni il padre saliva alla terrazza per vedere se arrivava il figlio”, il commento del Papa: “Così è Dio con noi, ci aspetta anche nei momenti di maggior peccato, nei momenti difficili”. Il padre della parabola, nel vedere il figlio che ritornava a casa, “si commosse”, ha ricordato Francesco, sottolineando che tale verbo ha a che fare “con le viscere materne e paterne di Dio”. “Nella peggiore situazione, nel peggior peccato, il padre lo stava aspettando”, ha fatto notare il Papa: “Questa è la misericordia, non disperare mai!”.

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