Incontro Sant’Egidio: Morcone (ministero Interno), 500mila persone salvate in mare dall’Italia in tre anni. Ma dove sono le Nazioni unite e l’Europa?

(dall’inviata a Münster) In tre anni L’Italia ha salvato dal mare 500mila persone. Abbiamo accolto 200mila persone e 20mila minori non accompagnati. È Mario Morcone, prefetto della Repubblica italiana e responsabile delle politiche migratorie del Ministero dell’Interno, a dare i numeri della solidarietà con la quale l’Italia ha saputo fino ad oggi gestire i flussi migratori. Ripercorrendo la storia di questa solidarietà Morcone – che questa mattina è intervenuto a Münster, in Germania, ad un panel sulle migrazioni, nell’ambito dell’incontro internazionale “Strade di Pace”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio – parla espressamente di “una storia di ipocrisia”. Sulla necessità di dare regole per il salvataggio in mare, ha osservato: “Si sono scoperte cose che tutti sapevamo da molti anni, fin dai tempi di Gheddafi, come le condizioni gravi dei campi libici, che chiedono oggi un impegno per un recupero ed un rispetto dei fondamentali diritti umani. Ma dove sono le Nazioni unite? Dove è lo spirito di Jacques Delors? Dove sono le tante belle parole che si usano nelle conferenze ma che poi nella vita di ogni giorno cadono nel nulla? Per l’Italia è il tempo di costruire percorsi di inclusione”. Morcone ha tracciato proposte per il futuro e ha citato i corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio che hanno permesso fino ad oggi a 1000 profughi siriani di raggiungere l’Italia in tutta sicurezza e per via legale ma chiede alle Nazioni unite e all’Europa un maggior impegno per l’Africa.”L’Europa deve ricordarsi del Continente africano per per troppi anni abbiamo abbandonato ma che rappresenta una scommessa per nostro futuro”. Poi una stoccata contro le fake news che sui social “parlano di invasione e addirittura di sostituzione di popoli. Sono discorsi strumentali che vengono utilizzati per fini politici. Una strumentalizzazione fatta su un tema che invece merita davvero la nostra generosità e la nostra attenzione”.
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