Giovani: Treu (Cnel), “mi preoccupa la sfiducia”

“È evidente che la priorità sono i giovani. Perché non solo si prepara una vita più povera. Mi preoccupa la sfiducia”. Lo ha affermato questa mattina Tiziano Treu, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), commentando la ricerca “Il Ri(s)catto del presente. Giovani italiani, expat e seconde generazioni (G2) di fronte al lavoro e al cambiamento delle prospettive generazionali” nel corso della conferenza stampa in cui, alla Camera dei deputati, si sono anticipati alcuni temi al centro del 50° incontro nazionale di studi delle Acli che si svolgerà dal 14 al 16 settembre a Napoli. “Dappertutto i giovani hanno difficoltà”, ha notato Treu, ma “un conto è che abbiano un po’ più di difficoltà come in Germania, altro è che hanno una difficoltà tale che rischia di esserci un fossato tra generazioni. In Italia siamo su un fossato”. Ricordando anche il suo impegno personale, il presidente del Cnel ha rilevato che “le riforme fatte in questi ultimi anni hanno rimesso in sesto alcune regole fondamentali che forse andavano sistemate 10-15 anni fa come hanno fatto altri Paesi. Ma questa è una premessa. Adesso si tratta di affrontare i problemi di fondo, non solo con delle norme, ma con la cultura, gli investimenti in formazione, l’attivazione delle parti sociali”. Treu ha poi osservato che “c’è un salto tecnologico veloce, profondo e dagli esiti incerti. Anche la formazione deve fare un salto per accompagnare il salto tecnologico”. Secondo il presidente del Cnel, “la formazione professionale è una ‘cenerentola’ da far diventare principessa”, ma “credo moltissimo nell’alternanza scuola-lavoro. Le prime esperienze dimostrano che se è fatta bene per i ragazzi è una marcia in più”. “Il tema della ‘industria 4.0’ e della ‘gig economy’ tocca tutti”, ha proseguito, tuttavia “i ‘millennials’ sono quelli su cui dobbiamo puntare di più”. Su questo aspetto servono “tutele, ma non solo. Servono anche strumenti, promozione”. Treu ha concluso anticipando che per coinvolgere i giovani c’è l’intenzione di “attivare un centro di ascolto del Cnel”.

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