Papa in Egitto: p. Zaky (rettore seminario), “un dono a tutto il Paese”

“Un grande dono a tutto l’Egitto”: così padre Toma Adly Zaky, rettore del seminario maggiore copto di al-Maadi, parla al Sir della visita di Papa Francesco al Cairo. Secondo il rettore del seminario la visita segna uno spartiacque per la comunità cattolica egiziana. Papa Francesco, afferma Zaky, “lascia una grande eredità ai cattolici dell’Egitto: proseguire sulla strada dell’unità, della cooperazione non solo con le Chiese ma anche con le Istituzioni, dell’umiltà e del perdono”. È questa la risposta “più bella” al terrorismo che ha preso di mira la comunità cristiana locale. Si tratta di un’eredità che i cattolici locali non devono disperdere se vogliono davvero essere “seminatori di speranza e operatori di dialogo” nella società egiziana. “Questo viaggio – dice – ci ha dato consapevolezza che possiamo fare molto in Egitto se restiamo uniti, popolo, Governo, organizzazioni sociali, l’esercito. Un viaggio che ci dona un modello di collaborazione da seguire anche in futuro e che spero lasci frutti importanti per la comunità cristiana e cattolica”. Il primo di questi frutti è “un nuovo spirito per andare avanti sulla strada dell’unità e della pace. Moltissimi egiziani, non solo quelli di fede cristiana, hanno seguito i momenti della visita grazie alla diretta televisiva e sono rimasti colpiti dalle parole e dai gesti del Pontefice che hanno espresso amore, pace, concordia, carità. Tanti opinionisti hanno commentato positivamente questo viaggio: farà molto bene alla nostra Nazione”. Circa il terrorismo padre Zaky ribadisce: “il Pontefice ci ha confermato che non esistono limiti alla carità, che è l’unica via da praticare e testimoniare. E si testimonia anche attraverso il perdono, atto essenziale nella vita di tutti i cristiani, non solo quelli egiziani o mediorientali. Per praticare l’amore dobbiamo anche perdonare”.

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