Natale: mons. Agostinelli (Prato), “metterci nei panni degli altri” per “costruire una città più giusta e a misura d’uomo”

“Nella città che ha fatto delle stoffe, dei tessuti, dei panni, il proprio lavoro – e il proprio vanto – tutti noi dovremmo riuscire a metterci nei ‘panni’ degli altri. Se ci pensate bene questo è il messaggio dell’incarnazione: Dio si fa uomo e si mette nei nostri panni”. Lo scrive il vescovo di Prato, mons. Franco Agostinelli, nel messaggio in occasione delle prossime festività natalizie. Secondo il vescovo, “solo se sapremo metterci nei panni del nostro vicino di casa, del collega con cui lavoriamo, dello straniero in fuga da guerre e persecuzioni, di coloro che hanno una famiglia ma non sanno arrivare alla fine del mese, del giovane in cerca di futuro e dell’anziano bisognoso di cure e attenzioni, riusciremo a costruire una città più giusta e a misura d’uomo”. Mons. Agostinelli ribadisce che “Prato non può essere la città del rimpianto” ma osserva “come a mancare sia un collante che ci tenga uniti”. “L’occasione della ‘festa delle feste’, l’accoglienza del Bambino Gesù, di Nostro Signore che sceglie di venire ad abitare in mezzo a noi, sia motivo di rinascita e di fraternità tra di noi”, augura il vescovo. “C’è bisogno di una città che sa ancora tessere un tessuto unitario e che sappia riscoprire valori fondanti come l’accoglienza, il rispetto reciproco, l’amore verso il prossimo, la lealtà nel rispetto delle regole e la bontà”, ammonisce, aggiungendo che “non pensiate che soltanto la politica possa e debba cambiare le storture della società. Tocca a ciascuno di noi”.

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