Migrazioni: Bruxelles, prima riunione task force Ue, Unione africana e Onu. “In Libia superare sistema di detenzione”

(Bruxelles) Si è svolta oggi a Bruxelles la prima riunione della task force congiunta tra Unione europea, Unione africana e Nazioni Unite decisa nel quadro del summit Ue-Ua di fine novembre ad Abidjan per affrontare la situazione dei migranti in Libia. Riferisce la nota diffusa dopo l’incontro che attorno al tavolo c’erano l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, il commissario per gli affari sociali dell’Ua, Amira El Fadil, il direttore generale dell’Oim William Lacy Swing e Volker Turk per l’agenzia per i rifugiati dell’Onu. L’operazione di “ritorno umanitario volontario di emergenza” (Vhr) decisa ad Abidjan ha riportato a casa “3.100 migranti dalla Libia ai loro Paesi di origine dal 28 novembre ad oggi”; altre 15mila persone saranno aiutate a lasciare la Libia entro febbraio. All’incontro si è deciso che la Commissione europea e gli Stati membri metteranno a disposizione almeno 100 milioni di euro di finanziamenti supplementari per quest’operazione, mentre l’Ua intensificherà gli sforzi con i Paesi di origine africani per fornire servizi consolari ai cittadini in Libia. L’Ua ha chiesto alla Libia di accelerare la concessione dei diritti di atterraggio e ai Paesi limitrofi la concessione di permessi di volo. “La Task Force collaborerà con le autorità libiche per garantire un accesso senza ostacoli per gli organismi internazionali e le Ong ai centri di detenzione per consentire la registrazione completa e trasparente di tutti i rifugiati e migranti”, si legge sempre nella nota da Bruxelles, e si lavorerà “insieme alle autorità libiche per superare, una volta per tutte, il sistema di detenzione sistematica”.
Sulla lotta contro i trafficanti è stato “concordato di coordinare le posizioni” e “promuovere iniziative africane, europee e internazionali volte a ridurre la domanda, interrompere la catena di approvvigionamento e assicurare i responsabili alla giustizia”. Importante è la “cooperazione a livello giudiziario con i principali Paesi di origine, transito e destinazione”, “per scambiare informazioni, creare capacità e contrastare la cultura dell’impunità”, così come dare sostegno agli sforzi della Libia in questo campo. È stato anche dichiarato “l’impegno a costruire un’architettura più forte per la sicurezza nella regione, anche con azioni mirate contro tutte le forme di criminalità organizzata”. Gli incontri Ue-Ua e Onu continueranno “regolarmente nelle prossime settimane a livello operativo” e oggi si è deciso di inviare “una missione congiunta di funzionari di alto livello per sviluppare ulteriormente le operazioni in stretto coordinamento con le autorità libiche”.

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