Diocesi: Arezzo, domani un incontro su come “disegnare e costruire il futuro del territorio. Il ruolo delle istituzioni e della Chiesa”

“Disegnare e costruire il futuro del territorio: il ruolo delle istituzioni e della Chiesa”. Questo il titolo dell’incontro, in programma domani, alle 17, presso il palazzo vescovile di Arezzo. Si tratta di un nuovo appuntamento in preparazione al Sinodo diocesano. Intervengono Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro e portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e il sindaco di Parm,a Federico Pizzarotti. L’evento sarà trasmesso in diretta su Tsd, canale 85. “L’economia italiana – si legge nell’invito – presenta i primi segnali di ripresa. Tutto bene allora? Che futuro ci aspetta? Come impatteranno l’automazione, il cambiamento climatico, le migrazioni e le altre grandi sfide del XXI secolo sul nostro Paese e sul nostro territorio? L’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco propone il modello di ecologia integrale per il futuro dell’umanità e del pianeta, mentre gli Stati aderenti all’Onu si sono impegnati, con l’Agenda 2030, a costruire uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale”. Allora, “come è possibile disegnare e costruire un futuro più equo e sostenibile per il nostro territorio? Come le istituzioni possono coinvolgere i cittadini in questo processo e collaborare con la Chiesa? Come modificare i rapporti economici e sociali per trasformare l’attuale modello di sviluppo, stabilendo relazioni di collaborazione tra la comunità locale e le istituzioni comunali, regionali e nazionali?”. Domande a cui cercheranno di rispondere i relatori. Si tratta di un invito alla riflessione “a chi è chiamato ad amministrare le nostre realtà civili – scrive l’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Riccardo Fontana -. La Chiesa ha il dovere di affiancare quanti si impegnano per favorire il lavoro nei trentasei comuni del nostro territorio e per migliorare le condizioni di vita delle persone, soprattutto dei più deboli”. L’incontro di venerdì rappresenta una nuova tappa nel percorso di riflessione avviato dalla Chiesa aretina e che entrerà nel vivo nel 2018.

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