Biotestamento: ecco cosa prevedono gli articoli 5, 6, 7 e 8

La legge in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento (Dat) approvata oggi in Senato, si compone di otto articoli. L’articolo 5 disciplina “la pianificazione condivisa delle cure tra il paziente e il medico”, a cui i sanitari sono tenuti ad attenersi “qualora il paziente venga a trovarsi nella condizione di non poter esprimere il proprio consenso o in una condizione di incapacità”, rispetto “all’evolversi delle conseguenze di una patologia cronica e invalidante o caratterizzata da inarrestabile evoluzione con prognosi infausta”. L’articolo 6 introduce una sorta di sanatoria per tutte le dichiarazioni autonomamente depositate presso i Comuni o i notai prima dell’entrata in vigore della legge. Una norma transitoria che ha fatto discutere anche perché, in assenza di un registro nazionale delle Dat, si rischia di avere una situazione di dispersione e di incertezza. L’articolo 7 stabilisce che l’applicazione della legge avvenga senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. Su tale applicazione, secondo l’articolo 8, il Ministro della Salute relazionerà al Parlamento entro il 30 aprile di ogni anno.

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