Giordania: Gariwo, nasce il “Giardino del Bene”. Sette alberi per ricordare chi si è distinto nella lotta contro il terrorismo

“La Giordania è un Paese esemplare di fronte ai problemi del nostro tempo: ha accolto milioni di profughi, è in prima linea per la difesa dell’ambiente, è un grande baluardo contro la minaccia terroristica. Con questo Giardino, che ospita gli alberi per due attiviste, la Giordania ha lanciato un messaggio di grande importanza per il Medio Oriente: l’uguaglianza tra uomini e donne”: lo ha detto Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, l’onlus “Gardens of the Righteous Worldwide”, inaugurando ieri nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park, riserva naturale nella Valle del Giordano, il “Giardino del Bene”, nato dalla collaborazione tra Gariwo e la Ong EcoPeace Middle East, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia ad Amman. “Ricordare due vittime del terrorismo – ha aggiunto Nissim – significa inoltre dire al mondo che la battaglia contro il terrore si può vincere insegnando ai giovani il valore fondamentale della vita umana”. Si tratta del terzo “Giardino” creato da Gariwo in Medio Oriente, dopo quelli di Neve Shalom – Wahat el Salam (“oasi di pace” in ebraico e arabo) in Israele nel 2015 e Tunisi nel 2016. Sette alberi sono stati piantati in onore di altrettante personalità giordane che si sono distinte nella battaglia contro il terrorismo e nella difesa della natura e dell’identità culturale del Paese. Tra loro spicca il pilota dell’aeronautica reale giordana Moath Al Kasasbeh, arso vivo dai terroristi dell’Isis dopo che il suo aereo era stato abbattuto in territorio siriano nel gennaio 2015. Gli altri alberi sono stati dedicati a Wasfi Al Tal, il primo ministro assassinato da Settembre Nero al Cairo nel 1971; Rox bin Al Azizi, giornalista autore di numerosi libri sul patrimonio culturale giordano; Anis Mansour Muasher, fondatore della Royal Society for Conservation of Nature; Ismail Khader, noto come il “gigante della canzone giordana”; alle attiviste Zaha Jarnadaneh Manko, fondatrice di un centro all’avanguardia per i diritti dei bambini, e Haifa’a Al Bashir, prima donna a rivestire il ruolo di insegnante in Giordania. Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha inviato un messaggio di sostegno all’iniziativa, che è stato letto dall’Ambasciatore d’Italia ad Amman, Giovanni Brauzzi, durante la cerimonia di ieri. “Onoriamo persone che hanno saputo intraprendere coraggiosi percorsi di cambiamento, che hanno difeso la convivenza civile ed investito nel progresso della loro società”, ha sottolineato il ministro: “L’Italia sarà sempre al fianco di quanti, al di là di fedi, culture e tradizioni diverse, trovano nel dialogo e nel rispetto reciproco la chiave per progredire sul terreno della tutela integrale della dignità umana”.

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