Madre Teresa: la storia di Ciprian, piccolo disabile romeno salvato e affidato al Seraficum di Assisi

Nato con le ossa del cranio non saldate e abbandonato dalla madre alla nascita per via della sua disabilità, il destino di Ciprian sembrava segnato in un orfanotrofio in Romania, dove non aveva accesso alle cure necessarie. Fino al giorno in cui Madre Teresa di Calcutta, visitando l’orfanotrofio, non lo ha portato in Italia per farlo operare al Policlinico Gemelli di Roma e trovargli una sistemazione successiva rivestendo di dignità la sua vita. Ciprian è stato accolto dal Serafico di  Assisi, modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, ricerca e innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Qualche anno più tardi la missionaria della carità è tornata in Italia per essere la sua madrina di battesimo. Da venti anni Ciprian vive al Serafico dove è diventato pittore e attore negli spettacoli del laboratorio teatrale, marciatore e ha vinto la medaglia d’oro per il nuoto alle special olympics del 2014. A ripercorrerne la storia, alla vigilia della canonizzazione della missionari della carità, è Francesca Di Maolo, presidente del Serafico: “In una società che esclude a priori la fragilità, noi diciamo e testimoniamo che la pienezza delle vita è sempre possibile”.

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