Diocesi: mons. Negro (Otranto), messaggio per l’estate. “Ospitalità fraterna sarà nostro tributo al dono della vostra presenza”

“La misericordia di Dio non ha confini e ‘nessun luogo è lontano’ per il suo cuore. A tutti voi che avete scelto il Salento per il riposo estivo vorrei proporvi di attraversare una porta: la nostra. Solo questo. Lì ci saremo noi ad attendervi”. È quanto scrive l’arcivescovo di Otranto, monsignor Donato Negro, in un messaggio rivolto ai turisti in terra salentina. Quella che invita ad attraversare l’arcivescovo, “è la porta della nostra terra, è la porta della nostra storia, è la porta della nostra cultura, è la porta delle nostre tradizioni. È già aperta e l’ospitalità fraterna sarà il nostro tributo al dono della vostra presenza”, aggiunge mons. Negro, per il quale “in voi turisti c’è anche l’anima del pellegrino, come una specie di veste che indossate fin dal primo vagito dell’esistenza e che svela la vostra condizione umana più intima e vera”. “Per voi pellegrini – prosegue l’arcivescovo – si dischiude, anzi si spalanca un’altra Porta: Lui, il Signore Gesù!”. “Egli non conosce orari di chiusura e non pone limitazioni di accesso. Ci invita a raggiungerlo attraverso la tenerezza di due braccia aperte, il fascino di un volto e la forza di uno sguardo”, ricorda mons. Negro, sottolineando che “la soglia di quella Porta è la soglia della speranza, cui nessuno è disposto a rinunciare e che tutti vorrebbero abbracciare ogni giorno per toccare con mano che si può ricominciare in ogni circostanza”. “È in fondo, la sua, la porta della vita che ci ha visto misteriosamente entrare e nella quale – conclude – potremo rimanere per sempre se solo ci lasceremo sedurre dall’amore”.

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