Amoris Laetitia: Vian (Osservatore Romano), un “documento” che “non delude le attese”

“Da tempo un testo papale non suscitava tanta attesa come quello che ora è il frutto maturo del cammino intrapreso sulla famiglia già dal primo anno del pontificato di Francesco. E il lunghissimo documento non delude le attese, per ampiezza, coralità, linguaggio: tutti elementi che concorrono alla sua novità di fondo, nella vitale continuità della tradizione cristiana, su un tema che interessa non soltanto i cattolici”. Lo sottolinea Gian Maria Vian, direttore de L’Osservatore Romano, in un editoriale dedicato all’esortazione apostolica postsinodale “Amoris Laetitia”, pubblicato nel numero in uscita. Ed è poi “la prima volta che a essere raccolte in un unico testo sono le linee, espresse a larghissima maggioranza, di due assemblee sinodali, a loro volta preparate con ampie consultazioni e poi succedutesi nel corso di un anno”.
Quale sia lo scopo dell’esortazione sulla “gioia dell’amore” è sottolineato dallo stesso Pontefice nel brevissimo chirografo, interamente di suo pugno, che la accompagna e dove si legge che il testo è “per il bene di tutte le famiglie e di tutte le persone, giovani e anziane”. “La circostanza è inusuale e conferma una volta di più quanto a Francesco, Papa missionario, stia a cuore la realtà umana delle famiglie”, evidenzia Vian, per il quale il documento sinodale è un “testo corale che esprime con grande equilibrio un cammino comune, secondo un metodo antico quasi come la Chiesa stessa”.

L’esortazione, ricorda il direttore de L’Osservatore, “è lunghissima e si svolge con larghezza toccando diversi punti: da una visione della Scrittura alla situazione attuale delle famiglie, il testo espone l’insegnamento della Chiesa e la sua traduzione nella vita quotidiana dei fedeli, soffermandosi sull’educazione dei figli, invitando ‘alla misericordia e al discernimento pastorale davanti a situazioni che non rispondono pienamente a quello che il Signore ci propone’ e tracciando infine un abbozzo di spiritualità per le famiglie”. Si può già ora “prevedere che Amoris Laetitia susciterà interesse e discussioni vivaci, non soltanto nella Chiesa, in particolare sugli aspetti cruciali dell’integrazione e della vicinanza ai fedeli in situazioni difficili”. Questo interesse, secondo Vian, “è un buon segno, come una buona notizia è senza dubbio la novità espressa dall’esortazione, in coerenza con la grande tradizione cristiana e con il suo rinnovamento voluto mezzo secolo fa dal Concilio”.

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