Presentata questa mattina a Tirana, nella cattedrale “San Paolo”, l’Esortazione apostolica post-sinodale “Amoris laetitia, sull’amore nella famiglia” di Papa Francesco. All’incontro sono stati invitati tutti i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le persone impegnate nella diffusione del documento. Sono intervenuti il nunzio apostolico in Albania, monsignor Ramiro Moliner Inglés, il segretario della Conferenza episcopale albanese, monsignor George Anthony Frendo, e don Gjergj Meta, parroco della concattedrale “Santa Lucia” di Durazzo. A moderare i relatori la giornalista albanese Mira Tuci. “Questa Esortazione apostolica – ha ricordato il nunzio – è un documento molto importante” perché fa sintesi del lavoro sinodale svolto negli ultimi due anni. “Ed è molto significativo – ha aggiunto – che il testo sia stato pubblicato nell’Anno Santo della misericordia. Il Giubileo offre, infatti, un meraviglioso contesto di riflessione sulle famiglie di tutti i continenti; prima di tutto e soprattutto su quelle che possono sentirsi ferite, umiliate, a maggior rischio di separazione o addirittura distrutte”. Il documento del Papa, ha rilevato mons. Frendo, “parla prima di tutto della bellezza del matrimonio”. Certo, “Francesco tratta anche le situazioni delicate e le fragilità” ma lo fa “con rispetto” ed “evitando i pregiudizi”. Nel Paese, ha ricordato il vescovo, “il divorzio è in crescita. Francesco evidenzia nel documento le conseguenze del divorzio sui bambini e sulla vita delle persone”. Da mons. Frendo anche l’impegno a “pensare anche a una pastorale inclusiva delle persone divorziate”. “Amoris laetitia”, ha sottolineato don Meta, “è un moderno inno all’amore. Giunge semplice alla comprensione”. Le parole del Papa, ha concluso Meta, “sono così tenere e la tenerezza, in una situazione delicata come quella albanese, in cui la famiglia spesso vive delle violenze interne, diventa una chiave interpretativa importante. Tenerezza di una Chiesa in cammino con le famiglie”.