Siria: Iacomini (Unicef Italia), dopo 6 anni di guerra “cifre impressionanti. I bambini sono le prime vittime”

“Il mondo non può continuare a tacere di fronte alla situazione siriana che entra nel suo sesto anno di guerra con il brutale acuirsi dei combattimenti ad Aleppo, Homs, Idleb, Deir ez Zor e nella Damasco rurale dove hanno perso la vita tanti bambini”: lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia, che ricorda: “I bambini sono le prime vittime del conflitto mentre infrastrutture civili come ospedali, impianti idrici e scuole continuano ad essere colpite indiscriminatamente, con l’assistenza umanitaria ostacolata dalle violenze. Ad Aleppo Est, per fare un esempio, non ci sono più ospedali funzionanti, bombardati deliberatamente come le scuole. Solo a novembre, 18 bambini sono stati uccisi in attacchi a ospedali e scuole tanto di Aleppo Est quanto di Aleppo Ovest per un totale di oltre 150 negli ultimi mesi”. “Nella città 1,3 milioni di persone sono lasciate senza acqua corrente e con poco o nessun accesso a cibo e medicine – prosegue -. Nel 2016, in Siria ci sono stati almeno 84 attacchi alle scuole, con 69 bambini uccisi: 30 solo nelle ultime 2 settimane d’ottobre. Per non dimenticare gli oltre 7.000 sfollati in pochi giorni da Raqqa, a seguito delle operazioni militari lanciate contro il cosiddetto Stato Islamico, dove si trovano più di 175.000 bambini esposti ad ogni tipo di rischio”. Per Iacomini, “i numeri di questa guerra fanno impallidire e non dobbiamo smettere di ricordarli. Ci sono 6 milioni di bambini in Siria colpiti dal conflitto su un totale di 13, 5 milioni di civili, 2,8 milioni di bambini sfollati interni cui bisogna aggiungerne altri 2,3 milioni nei paesi vicini. Una catastrofe mondiale che non trova precedenti dal dopoguerra ad oggi e che non dobbiamo dimenticare”.

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