Azione Cattolica: Chiesa italiana dopo Firenze. Mandolini, “essenzialità e testimonianza evangelica”

“Lo ‘strano’ corteo ecclesiale ha percorso le vie del centro storico fiorentino per giungere in Cattedrale, nella giornata inaugurale” del Convegno ecclesiale nazionale di novembre. “La città, però, non sembrava essere particolarmente coinvolta da questo evento. A volte corriamo il rischio di pensare che le nostre iniziative, priorità e impegni siano quanto di più importante al mondo”. Lo ha affermato Laura Mandolini, presidente dell’Azione cattolica di Senigallia, durante il convegno promosso dall’Ac nazionale a Roma (Domus Pacis) su “L’Ac e la Chiesa italiana dopo Firenze”. Mandolini ha portato alcune “immagini” di Firenze che “hanno messo in moto riflessioni” nell’associazione di Senigallia e nella Chiesa locale. Ha quindi aggiunto: “Risuona più attuale che mai l’invito del Papa nella Evangelii gaudium ‘a riscoprire il valore di ciò che è essenziale per vivere’ (n.86) anche nella desertificazione spirituale o in contesti indifferenti”. La relatrice ha quindi affermato: “Poi è arrivato il Papa, il giorno dopo. Firenze si è lasciata coinvolgere di più e soprattutto la Chiesa italiana si è chiesta, ascoltando le sue parole, se non sia davvero tempo di imboccarla questa strada di essenzialità e testimonianza evangelica. Sappiamo cosa non funziona più della nostra esperienza ecclesiale”, ma “non troviamo ancora il modo di essere davvero diversi, incisivi e gioiosi”.

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