Monsignor Galantino: a Festival Dottrina sociale, “mi preoccuperei se un sacerdote o un vescovo continuasse a dire no alle parole di Francesco”

“Papa Francesco – ha detto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, interrogato al Festival della Dottrina sociale di Verona sul cambiamento richiesto dal Pontefice alla Chiesa italiana – non sta proponendo un cambiamento che si può interpretare solo con paramenti sociologici o antropologici: il suo unico parametro è il Vangelo. Mi preoccuperei se un sacerdote o un vescovo, dopo il primo anche comprensibile smarrimento, continuasse a dire no alle parole di Papa Francesco: ci sta dicendo solo Vangelo”. Qualcuno accusa il Papa di idee marxiste, o comuniste, ha rilevato il direttore del Corriere della Sera Lucio Fontana. “Facciamo un esercizio – ha risposto Galantino -: quando sentiamo dire che le parole del Papa sarebbero comuniste, anticapitaliste, chiediamoci se sono vicine al Vangelo o no, piuttosto che a qualche ideologia. Quello che mi colpisce del Papa è il suo continuo richiamo al Vangelo”. Sui documenti pubblicati in due libri di recente pubblicazione, Galantino ha parlato di “libertà di prurito, più che di informazione. Chi ha pubblicato questi due libri cosa ha scritto? Di suo, non granché, se non unire fatti che sono separati, limitandosi a pubblicare una ricerca effettuata dagli stessi incaricati di Papa Francesco”. Poi qualcuno “disonestamente, ha tradito la fiducia del Papa mettendo questa documentazione informatica a disposizione dei giornalisti. Pagando? Non lo so, sono fatti loro”.

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