Diocesi: mons. Oliva (Locri-Gerace), “essere riconoscenti verso chi ci ha preceduti “

“Prepararci alla festa di Natale significa ricordare che nelle persone incontrate, incontriamo il Signore, lo incontriamo nel povero, nell’emarginato, nell’ammalato; in ogni uomo c’è il volto del Signore. Se pensassimo questo, costruiremmo un mondo decisamente migliore”. A dirlo ieri il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, durante una celebrazione eucaristica nel cimitero di Samo, piccolo centro dell’Aspromonte, a un mese della violenta alluvione che ha devastato la Locride e sommerso il cimitero. Il 2 novembre scorso il presule aveva pregato per i defunti davanti al cancello chiuso. “Ritorniamo in questo luogo – ha detto ieri – che è luogo di riposo, luogo di speranza e di fede; è il luogo dell’attesa della resurrezione e da qui iniziamo l’Avvento”. “La montagna che è qui sopra di noi – ha sottolineato mons. Oliva – con la sua frana che ha sommerso questo cimitero, ci ha insegnato quanto siamo fragili” aggiungendo che questo è il “luogo della memoria, non della dimenticanza, il luogo dei ricordi; dobbiamo essere riconoscenti verso chi ci ha preceduti e ci ha fatto del bene”. Mons. Oliva ha concluso sottolineando che “nessun uomo è fatto di solo bene e nessun uomo è fatto di solo male” perciò “ricordiamoci di tutti i defunti, di chi ha lasciato tracce di bene e anche di chi ha votato la propria vita al male; preghiamo il Signore di far emergere e far prevalere il bene che c’è in noi, e di darci la forza di combattere e sconfiggere il male”.

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