“Una delle conquiste della Laudato si’ è stata quella di aiutare alla formazione di una voce cattolica credibile nel complesso dei circoli intellettuali che si confrontano con la crisi del degrado ambientale”. Lo ha affermato padre Gerard Whelan, professore di teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana, durante la tavola rotonda su “Laudato si’: perplessità o speranza?” in svolgimento all’Ateneo romano. Nel suo intervento, padre Whelan ha parlato di tre approcci competitivi all’antropologia morale secondo quanto individuano commentatori laici: un “eccessivo antropocentrismo”, il “biocentrismo” e un “moderato antropocentrismo”, “posizione quest’ultima attribuita a Papa Francesco perché ci sono molti punti di contatto”. Con il “moderato antropocentrismo” riconosciuto a Papa Francesco “se da una parte si individua nella persona umana la causa della crisi ecologica – ha affermato padre Whelan – dall’altra è proprio la persona umana la soluzione a questa crisi”. Rispondendo ad una domanda del pubblico presente, padre Whelan ha affermato che “certi aspetti della teologia cristiana sono stati usati contro l’ambiente”. “La Laudato si’ – ha concluso – ci chiede anche una riforma dell’atteggiamento teologico”.