Papa in Uganda: ad autorità e diplomatici, accoglienza migranti “è prova della nostra umanità”

È importante che ai giovani vengano offerte “la speranza, la possibilità di ricevere un’istruzione adeguata e un lavoro retribuito, e soprattutto l’opportunità di partecipare pienamente alla vita della società”. Lo ha detto questo pomeriggio Papa Francesco, incontrando autorità e Corpo diplomatico dell’Uganda nella State House di Entebbe. Il pensiero di Francesco è andato anche agli anziani, “memoria vivente di ogni popolo”, la cui “saggezza ed esperienza dovrebbero sempre essere valorizzate come una bussola”. Richiamando “l’impegno eccezionale” del Paese nell’accogliere i rifugiati, il Papa ha osservato: “Il nostro mondo, segnato da guerre, violenze e diverse forme di ingiustizia, è testimone di un movimento migratorio di popoli senza precedenti. Il modo in cui affrontiamo tale fenomeno è una prova della nostra umanità, del nostro rispetto della dignità umana e, prima ancora, della nostra solidarietà con i fratelli e le sorelle nel bisogno”. “Sebbene la mia visita sia breve – ha proseguito -, spero di incoraggiare i tanti silenziosi sforzi compiuti per assistere i poveri, gli ammalati e le persone in qualsiasi difficoltà. È in questi piccoli segni che possiamo vedere la vera anima di un popolo”. In molti modi, secondo il Papa, “il nostro mondo diventa più solidale; tuttavia, nel medesimo tempo, assistiamo con preoccupazione alla globalizzazione della ‘cultura dello scarto’, che ci rende ciechi di fronte ai valori spirituali, indurisce i nostri cuori davanti alle necessità dei poveri e priva i nostri giovani della speranza”.

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