Le aziende che promuovono Pavia

La provincia di Pavia, purtroppo, è scivolata in fondo a tante classifiche, comprese quelle riguardanti lo stato delle imprese. Un dato sconfortante, se si pensa che negli anni Sessanta il capoluogo era secondo in Lombardia, alle spalle solo di Milano, per le attività industriali. Ma all’interno di uno scenario preoccupante, emergono fortunatamente casi positivi. Sono aziende all’avanguardia, che hanno avuto il coraggio di intraprendere scelte innovative e stanno raccogliendo risultati importanti: innovazione e tradizione possono davvero rilanciare le nostre imprese.

Si parla spesso delle difficoltà in cui si dibatte l’economia della nostra provincia. Pavia, purtroppo, è scivolata in fondo a tante classifiche, comprese quelle riguardanti lo stato delle nostre imprese. Un dato sconfortante, se si pensa che negli anni Sessanta il nostro capoluogo era secondo in Lombardia, alle spalle solo di Milano, per le attività industriali. Ma all’interno di uno scenario preoccupante, emergono fortunatamente casi positivi. Sono aziende all’avanguardia, che hanno avuto il coraggio di intraprendere scelte innovative e stanno raccogliendo risultati importanti. Imprese che, con la loro attività e la loro storia, contribuiscono a promuovere l’immagine di Pavia e rappresentano un esempio da seguire. Sugli ultimi numeri de “il Ticino” abbiamo raccontato alcune di queste storie. È il caso di “Acqua & Sole”, il “Centro di recupero di elementi nutritivi” di Vellezzo Bellini, di cui è titolare Francesco Natta, che sviluppa un’ “economia circolare”, attraverso il recupero e il riutilizzo dei rifiuti, per garantire un’agricoltura che sappia veramente custodire l’ambiente a partire dai terreni dove si coltiva. Un altro esempio virtuoso è quello della “De Lama Spa” di San Martino Siccomario, azienda leader nella produzione degli impianti di sterilizzazione, che nel 2019 compie 70 anni: un’impresa all’avanguardia tra ricerca e solidi radici familiari, che oggi continuano con il direttore generale Paolo Bianchi ed i figli Marco e Matteo. È questa la strada da seguire: innovazione e tradizione possono davvero rilanciare le nostre imprese.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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