La lezione di Greta

Parla a tutti, in modo diretto, spiazzante. Parla ai potenti del mondo che, invece di mettere in atto politiche radicali per la salvaguardia dell’ambiente, si limitano a fare qualche piccolo aggiustamento per salvare il salvabile nel nome di un benessere e di una crescita che rischiano di schiantarci contro un muro. Parla a tutti noi che con le nostre scelte quotidiane possiamo influenzare e cambiare il risultato finale

Greta Thunberg

Il Piccolo principe direbbe: “Gli adulti non capiscono mai nulla da soli, ed è faticoso per i bambini spiegar loro le cose di continuo”. Una frase che ci dice da un lato il bisogno di ascoltare la parte di noi più intima e meno inquinata di sovrastrutture e compromessi e dall’altra quella di ascoltare la voce dei piccoli che, proprio perché vivono questa condizione di purezza e immediatezza, hanno molto da insegnarci e farci re-imparare. E così può capitare che tra mille incontri, confronti, conferenze di super esperti mondiali di clima e ambiente, ad essere ascoltata e a mandare un messaggio che arriva davvero a tutti è una bambina svedese, Greta Thunberg, con i suoi cartelli esposti di fronte al palazzo del Parlamento e il suo sciopero della scuola per il clima. Parla a tutti Greta, in modo diretto, spiazzante. Parla ai potenti del mondo che, invece di mettere in atto politiche radicali per la salvaguardia dell’ambiente, si limitano a fare qualche piccolo aggiustamento per salvare il salvabile nel nome di un benessere e di una crescita che rischiano di schiantarci contro un muro. Parla a tutti noi che con le nostre scelte quotidiane possiamo influenzare e cambiare il risultato finale. Parla ai grandi. E noi tutti che ci riteniamo grandi e adulti dovremmo ritornare bambini e imparare da una bambina. Aveva ragione il Piccolo principe.

(*) direttore “La Fedeltà” (Fossano)

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