Vicenza: 60 giovani sulle strade del mondo la prossima estate

I giovani in partenza provengono da diverse realtà diocesane e desiderano vivere insieme un momento di preghiera e di riflessione prima della partenza. Ognuno porta con sé le motivazioni che lo hanno spinto a mettersi in cammino verso questa esperienza, ma ciò che li unisce e li accomuna è la voglia di esprimere amore verso il prossimo, di conoscere con rispetto altre culture, di mettere umilmente il proprio tempo e le proprie capacità a servizio di chi può offrire in cambio solo un sorriso

Sono una sessantina i giovani che durante l’ormai prossima estate partiranno per vivere un’esperienza in missione. A loro il vescovo Beniamino Pizziol darà il mandato durante una celebrazione il corrente sabato 9 giugno, alle 20,30 nella chiesa parrocchiale di Maddalene.
“Ci sarà un piccolo pellegrinaggio – ci dice don Luciano Bertelli uno dei responsabili della proposta che da anni coinvolge numerosi giovani a vivere la dimensione missionaria – tra le due chiese di Maddalene, a simboleggiare l’impegno a uscire da sé stessi. Camminerà con noi il vescovo Beniamino che sarà anche in ascolto delle testimonianze che alcuni giovani porteranno nel corso della serata”.

In questa prospettiva l’appuntamento, si colloca a pieno titolo all’interno del cammino sinodale che la chiesa vicentina sta vivendo da mesi, con una attenzione speciale a dare voce ai giovani e ad ascoltare realmente quello che questi hanno da dire alla propria comunità.

I giovani in partenza provengono da diverse realtà diocesane e desiderano vivere insieme un momento di preghiera e di riflessione prima della partenza. Ognuno porta con sé le motivazioni che lo hanno spinto a mettersi in cammino verso questa esperienza, ma ciò che li unisce e li accomuna è la voglia di esprimere amore verso il prossimo, di conoscere con rispetto altre culture, di mettere umilmente il proprio tempo e le proprie capacità a servizio di chi può offrire in cambio solo un sorriso.

La radice profonda di questo desiderio è l’incontro con il Dio di Gesù, che abbatte ogni barriera, ci fa sentire parte di una sola grande famiglia umana e ci mette in cuore il sogno di un mondo più giusto e fraterno.

Tra i giovani che partiranno 13 sono di “Insieme per la missione”, la proposta curata dall’Ufficio missioni della diocesi con una serie di congregazioni e che si articola su due anni. Guatemala, Costa D’Avorio, Kenya, Brasile, Equador, Colombia le missioni dove questi giovani andranno. “Questa proposta – afferma don Luciano – mostra come nei giovani ci sia una sensibilità e una disponibilità che vanno coltivate e fatte fruttare. L’esperienza di missione si inserisce, molto spesso, all’interno di un percorso di crescita e di discernimento. C’è chi viene dal Gruppo Sichem o magari vi parteciperà l’anno dopo, chi viene da un servizio in parrocchia o dalla partecipazione a gruppi o associazioni ecclesiali”.
Diciannove giovani in partenza sono tutti della parrocchia di Piazzola sul Brenta. “Il clan degli scout – spiega don Riccardo Pincerato – ha deciso di vivere la Route in Equador in appoggio ad Andrea e Anna, una coppia dell’Operazione Mato Grosso che stanno vivendo là un’esperienza di servizio e condivisione”. I 20 giorni in programma tra fine luglio e metà agosto sono nati “dal desiderio di mettersi in gioco per una realtà più grande – evidenzia don Riccardo che accompagnerà in Centroamerica i giovani dai 18 ai 21 anni -. L’esperienza è stata preparata nei mesi scorsi, compresa la raccolta di fondi in modo da pesare il meno possibile sulle famiglie.

L’auspicio è che tornino carichi del desiderio di aiutare la propria comunità parrocchiale e civile e sappiano cogliere l’insegnamento che ci verrà da quelle persone di saper vivere l’essenziale e dell’essenziale.

Questa, d’altra parte, è anche una delle grandi lezioni che possono venire dalla missione”. “C’è poi un altro aspetto decisivo che, spero, possano cogliere. Noi andiamo da Andrea e Anna, due testimoni di come la fede in Gesù non possa non trasformare la vita in dono per gli altri”.
Oltre a questi giovani partiranno altri giovani dell’Operazione Mato Grosso e dell’associazione Non Dalla Guerra.

(*) direttore “La Voce dei Berici” (Vicenza)

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