Il ruolo dei media cattolici

Le parole del presidente della Cei sono di grande stimolo per il lavoro che svolgiamo quotidianamente: quello di essere a fianco del nostro vescovo per aiutarlo ad annunciare il Vangelo e “attualizzarlo” a Pavia e sul territorio della diocesi. Un compito che cercheremo di svolgere sempre al meglio, con il sostegno dei sacerdoti e dei laici che già oggi ci aiutano e di quelli che vorranno farlo in futuro

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ha incontrato giovedì 17 maggio a Roma i direttori dei settimanali della Fisc (la Federazione italiana dei settimanali cattolici) e delle radio e televisioni locali aderenti all’associazione Aeranti-Corallo. Un confronto interessante, durante il quale il cardinale ha voluto, prima di tutto, ascoltare le voci di chi ogni giorno ha il compito di guidare i media della Chiesa italiana: il tema della comunicazione è stato anche al centro dell’Assemblea della Cei svoltasi in questi giorni a Roma.

“Dobbiamo stare attenti al pericolo di ‘clericalizzazione’ che si avverte dentro la nostra Chiesa – ha spiegato il presidente della Cei ai giornalisti -: un pericolo che si manifesta nel volersi ritagliare piccoli o grandi spazi di potere dai quali escludere gli altri. Un rischio che coinvolge anche il mondo delle comunicazioni”.

Il card. Bassetti ha invitato a “non avere paura”: “La Chiesa – ha affermato – non deve avere paura della sfida culturale che arriva dalla società in cui viviamo. Ecco perché, come Chiesa, dobbiamo credere e impegnarci nella comunicazione: lasciarla da parte sarebbe una scelta sbagliata”.

Le parole del presidente della Cei sono di grande stimolo per il lavoro che svolgiamo quotidianamente: quello di essere a fianco del nostro vescovo per aiutarlo ad annunciare il Vangelo e “attualizzarlo” a Pavia e sul territorio della diocesi. Un compito che cercheremo di svolgere sempre al meglio, con il sostegno dei sacerdoti e dei laici che già oggi ci aiutano e di quelli che vorranno farlo in futuro.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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