Pavia, azioni concrete contro la “cattiva movida”

Intervenendo al consiglio comunale dedicato al tema della sicurezza, il prefetto ha lanciato l’idea della costituzione di un gruppo di volontari anti-alcol e anti-droga, sostenendo anche il coinvolgimento dell’Università per “educare” gli studenti a comportamenti rispettosi durante le serate di festa in città

L’arrivo a Pavia del nuovo prefetto Attilio Visconti sembra, finalmente, aver dato nuovo impulso all’avvio di azioni concrete contro il degrado e la “cattiva movida”. Il rappresentante del Governo, a Palazzo Malaspina da neppure due mesi, ha ben inquadrato i problemi che oggi condizionano negativamente l’immagine del capoluogo. Intervenendo al consiglio comunale dedicato al tema della sicurezza, il prefetto ha lanciato l’idea della costituzione di un gruppo di volontari anti-alcol e anti-droga, sostenendo anche il coinvolgimento dell’Università per “educare” gli studenti a comportamenti rispettosi durante le serate di festa in città. Attilio Visconti ha anche proposto al Comune di istituire un “mini-Daspo”, che preveda l’allontanamento di 48 ore da una piazza di una persona responsabile di schiamazzi notturni o trovata in stato di ubriachezza: misura che si aggiungerebbe al pagamento di una multa.

Venerdì 20 ottobre il perfetto si è recato in Piazza Duomo (uno dei luoghi più colpiti dalla “mala movida” notturna), per affrontare la questione con il vescovo Sanguineti, don Maggi, parroco della Cattedrale, il sindaco Depaoli e l’assessore Ruffinazzi. Stimolati dalle sollecitazioni del prefetto, gli amministratori comunali sembrano intenzionati ad attuare nuove iniziative: si parla di un aumento dei controlli e dell’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza. Ma il richiamo a una maggiore responsabilità deve coinvolgere tutti i cittadini, compresi i titolari di esercizi pubblici che non dovrebbero più vendere alcolici a minorenni.

(*) direttore “Il Ticino” (Pavia)

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