Storie brutte

Il male che devasta le persone fino a portare a gesti disumani non conosce né steccati né barriere. Ormai dilaga, inquina, inguaia… alla rinfusa. Così ci ritroviamo a fare i conti ad esempio con omicidi che mettono i brividi, avvenuti solo dietro l’angolo, ingenerando lacrime, sofferenze, sconforti allargati. Su questo male oscuro e lacerante che porta in baratri senza fondo, c’è solo da farsi attenti ed allertati

Forse è il caso di evitare illusioni. Per tanti versi, il nostro angolo di provincia è decisamente “vivibile”, pur tra mille problemi come un po’ dappertutto, ma non può sicuramente fregiarsi più dell’immagine di “isola felice” (se mai questo è avvenuto realisticamente in un passato più o meno recente). Al di là della crisi che ha colpito duro, anche tra noi, non risparmiandoci marginalità crescenti per troppi e non mascherando più di tanto marcate diseguaglianze ancorché in un contesto di voglia di fare e di riscattarsi, c’è la cosiddetta cronaca nera a riportarci bruscamente con i piedi per terra o sotto terra. Gli episodi penosi di violenza affiorati in questi tempi – in attesa sì di responsi definitivi della giustizia e delle indagini in corso – interpellano fortemente le nostre coscienze.

Resta vero – e va ribadito – che le responsabilità di atti gravi e gravissimi sono personali, cioè vanno addebitate a chi li compie senza addossarle a pregiudizi di vario tipo o a contesti un po’ enfatizzati. Ma rimane pure indubbio che, nella società nostrana in cui viviamo, ormai non ci facciamo mancare nulla, sul versante del peggio. Non ci sono più ripari immaginati come insiti nel nostro vivere qui, a distanza di altre arie ritenute più pesanti altrove nei vari presunti Bronx urbani. Insomma il male che devasta le persone fino a portare a gesti disumani non conosce né steccati né barriere. Ormai dilaga, inquina, inguaia… alla rinfusa. Così ci ritroviamo a fare i conti ad esempio con omicidi che mettono i brividi, avvenuti solo dietro l’angolo, ingenerando lacrime, sofferenze, sconforti allargati. Su questo male oscuro e lacerante che porta in baratri senza fondo, c’è solo da farsi attenti ed allertati. A cominciare dalla ferialità franata in derive poi irrimediabili. Le valanghe nascono sempre da un pugno di neve.

(*) direttore “L’Unione Monregalese” (Mondovì)

Altri articoli in Territori

Territori

Informativa sulla Privacy