Immenso dolore nella coscienza di tutto il Paese

Un pullman di pellegrini è precipitato nel vuoto da un viadotto a Monteforte Irpino, lungo l'A16: pesantissimo il bilancio, 38 morti e 10 feriti. Il messaggio del presidente Napolitano. La vicinanza alle famiglie dei vescovi di Avellino, Nola e Pozzuoli. Forse domani i funerali

Un allegro week end a Telese Terme, con una tappa a Pietrelcina per visitare i luoghi di san Pio, si è trasformato in una tragedia per una cinquantina di persone provenienti da varie zone della diocesi di Pozzuoli. Il viaggio era stato organizzato da Luciano Caiazzo di Pozzuoli. Il bus, sull’autostrada A16 Napoli-Canosa, all’altezza di Monteforte Irpino, dopo un tamponamento di diverse auto, ieri sera, intorno alle 20.30, è volato giù dal viadotto, portandosi con sé 38 vite (secondo gli ultimi dati), tra le quali quella dell’autista.

Più impegno per la sicurezza stradale. “Profondamente addolorato dal drammatico bilancio dell’incidente stradale verificatosi nella serata di ieri lungo l’autostrada A16, in provincia di Avellino, esprimo sentimenti di commossa e affettuosa vicinanza al dolore delle famiglie delle vittime e rivolgo ai feriti gli auguri di una pronta guarigione”. È quanto ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al presidente della regione Campania, Stefano Caldoro. “Questa inaccettabile sciagura – ha sottolineato il capo dello Stato – richiama tutti, istituzioni e cittadini, a un più tenace impegno per la sicurezza stradale e impone ogni iniziativa utile a ridurre i fattori di rischio”.

Vicinanza e solidarietà. “Di fronte a tragedie come quella che ha coinvolto tanti nostri concittadini e fedeli ogni parola detta è inadeguata per esprimere il dolore, il turbamento, l’angoscia delle persone che improvvisamente si sono ritrovate senza padre o madre, senza marito o moglie, senza un fratello o una sorella, senza un figlio o una figlia…”. Lo dichiara il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, evidenziando la propria vicinanza e il dolore dell’intera Chiesa puteolana alle famiglie delle persone coinvolte nella tragedia di Monteforte Irpino. Stamattina (29 luglio) il presule si è recato nella scuola dove è stata allestita la camera ardente per recare conforto alle vittime.

Immenso dolore. “Sono avvenimenti che lasciano veramente costernati, provocano un immenso dolore nella coscienza di tutti, anche della Chiesa. Un dolore, naturalmente, illuminato dalla luce della fede nel Signore Gesù”. Lo dichiara al Sir monsignor Francesco Marino, vescovo di Avellino, che stamattina (29 luglio) si è recato alla scuola media di Monteforte Irpino. “Portiamo – spiega il vescovo che è andato alla scuola con il vicario generale della diocesi di Avellino, don Sergio Melillo – il conforto della nostra vicinanza e la nostra testimonianza di amore e di solidarietà alle famiglie che hanno perso i loro cari in questo tragico incidente”. Il presule è andato a benedire le salme delle vittime. “Affidiamo i defunti – aggiunge il vescovo – anche all’intercessione di san Pio, perché, per quanto ho potuto leggere dai giornali, tornavano da un pellegrinaggio a Pietrelcina”. Durante la giornata vari sacerdoti della diocesi andranno alla camera ardente per dare conforto ai familiari delle vittime.

Un momento toccante. Anche il vicario generale della diocesi flegrea, don Paolo Auricchio, si è recato a Monteforte Irpino per portare conforto alle famiglie delle vittime. Giunto in Irpinia pure il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. “Il sindaco – dice don Auricchio – sta aspettando una risposta per riportare i nostri morti a Pozzuoli. Presumibilmente la camera ardente dovrebbe essere allestita nel Palasport di Monteruscello. Probabilmente i funerali saranno domani mattina. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo di Pozzuoli. Quasi tutti i defunti appartengono a varie zone della diocesi”. Nella scuola di Monteforte Irpino, racconta don Paolo, “c’è stato un momento molto toccante quando monsignor Pascarella, monsignor Marino e monsignor Depalma, vescovo di Nola, hanno pregato insieme per le vittime dell’incidente. Dopo, il vescovo di Pozzuoli ha salutato e abbracciato, a uno a uno, tutti i parenti che stavano nel giardinetto della scuola, come segno di vicinanza e di conforto”.

a cura di Gigliola Alfaro

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