Ecologia integrale: documento interdicasteriale, promuovere accesso all’acqua, evitare gli sprechi e “non usare il mare come discarica”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Adottare programmi di educazione e sensibilizzazione alla preziosità dell’acqua, al fine di incoraggiare la sobrietà nel suo consumo e promuoverne il riuso”. È una delle raccomandazioni contenute nel documento interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale – presentato oggi – per promuovere l’accesso all’acqua, in modo da “rendere le comunità locali protagoniste e responsabili della loro autosufficienza idrica” tramite “un approvvigionamento sicuro, regolare e costante di acqua potabile accessibile economicamente e fruibile”. “Combattere l’inquinamento idrico che raggiunge i fumi, gli oceani e le acque sotterranee”, l’altro imperativo, insieme a quello a “gestire correttamente e recuperare il più possibile le acque reflue, nella prospettiva di tutela degli ecosistemi e dello sviluppo rurale”. “Condannare e abbandonare le strategie commerciali basate sullo spreco di energia, sull’obsolescenza programmata di vari macchinari, sulla fornitura di prodotti di bassa qualità che comunque richiedono energia per essere prodotti, sull’usa-e-getta”, il suggerimento per il risparmio energetico, che comporta modifiche negli stili di vita, “specialmente nelle regioni più ricche del pianeta”. Per la Santa Sede, serve un nuovo concetto di “cittadinanza ecologica” anche per evitare la deforestazione e lo sfruttamento di vaste zone del pianeta, come in Amazzonia, all’origine di molti disastri ambientali. “Ridurre la quantità di acque inquinate e plastica negli oceani, evitando di usare i mari e gli oceani come discarica”, la proposta per tutelare  l’ecosistema marino, insieme all’impegno per “debellare la pirateria, la tratta di persone, di droga e altre forme di commercio illegale in mare e nei porti”.

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