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Si terrà domenica prossima, 11 agosto, il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Guatemala. A confrontarsi sono Sandra Torres, esponente di un tenue centrosinistra, imprenditrice nonché ex first lady tra il 2008 e il 2011 (è la ex moglie dell’ex presidente Alvaro Colom), e Alejandro Giammattei, candidato del partito di destra Vamos.
La prima ha ottenuto al primo turno, lo scorso 17 giugno, il 24,18% dei voti, il secondo il 15%. Il ballottaggio coincide con il dibattito sull’accordo firmato tra gli Stati Uniti e il Governo dell’attuale presidente Jimmy Morales, il quale prevede che i migranti che risalgono il continente e chiedono asilo politico negli Stati Uniti attendano proprio in Guatemala l’esito della loro richiesta.
Dopo essere intervenuti più volte in vista del primo turno elettorale, i vescovi guatemaltechi non si sono pronunciati rispetto al ballottaggio di domenica prossima. Tuttavia, l’attribuzione di alcuni giudizi sui candidati a esponenti dell’episcopato (Ceg) ha costretto il presidente, mons. Gonzalo de Villa y Váquez, vescovo di Sololá-Chimaltenango, a rilasciare una dichiarazione audio, pervenuta anche al Sir, nella quale il vescovo dichiara: “Faccio presente che sono circolati comunicati stampa falsi attribuiti alla Conferenza episcopale del Guatemala nei quali si afferma che la Conferenza stessa andrebbe contro un candidato e a favore di un altro. Noi come Conferenza episcopale non abbiamo diffuso alcun comunicato in questi giorni e in prossimità alle elezioni. Smentisco che qualcuno della Ceg si sia espresso a favore o contro alcun candidato alle elezioni di domenica prossima”.